Tra le minestre del menù di Tony non potevano mancare i passatelli. Uno dei piatti in brodo più classici diffuso sia in Emilia-Romagna che nelle Marche.
I passatelli nascono in campagna, dove l’azdora (la “reggitrice” della casa in particolare nelle famiglie contadine) preparava la forma finale del passatello utilizzando uno strumento particolare noto con il nome di “ferro per i passatelli”. Tale strumento nel tempo è stato sostituito dallo schiaccia patate a buchi larghi.
Nella tradizione contadina i passatelli venivano realizzati e consumati nelle occasioni speciali e durante le feste. Le loro origini non sono ben definite, si crede derivino da una minestra di origine romana/marchigiana chiamata “stracciatella”, in comune hanno molti ingredienti ma la fattura finale risulta differente.
La versione romagnola dei passatelli, quando è arrivata in Emilia, ha preso l’aggiunta di ingredienti tipici, donando così una versione più raffinata e saporita. I passatelli nati originariamente in brodo, grazie alla creatività di alcuni chef, si possono gustare anche “asciutti” abbinati a diversi condimenti.
Da Tony li potrai gustare nella versione tradizionale in brodo e in quella asciutta più creativa come per esempio i passatelli al prosciutto con crema di parmigiano .
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